Rifugio Nuvolau
Linea del tempo

Linea del tempo

Seconda metà del 1800. Paul Grohmann (1838-1908) si trova nelle Dolomiti ampezzane, in cima al Nuvolau. Aveva intuito che la posizione privilegiata della montagna avrebbe regalato un panorama indimenticabile e non si sbagliava: “Un mare di montagne è davanti a noi e sarebbe inutile volerle elencare o descrivere. Solo una macchina fotografica potrebbe fissare in parte le nostre impressioni”.

1880. Richard von Meerheimb, Barone di Dresda, fatica a trovare una cura ai suoi numerosi acciacchi, ormai non sopporta la benché minima fatica. Arrivato infine in Ampezzo, in tre mesi la sua salute migliora tanto da poter con facilità compiere diverse ascese, tra le quali l’amato Nuvolau. Nel 1883, lieto della salute ritrovata, dona alla Sezione Ampezzo dell’Alpenverein una cospicua somma di denaro per finanziare la costruzione di un rifugio alpino in cima alla sua montagna preferita. In pochi mesi sorgerà il Sachsendankhütte, il rifugio del ringraziamento sassone!

11 agosto 1883. Il Sachsendankhütte, futuro Rifugio Nuvolau, apre i battenti. L’alpinista Leone Sinigaglia (1868-1944) che passa di qua 10 anni dopo l’apertura, ci informa che è una larga e comoda capanna autogestita, vi si trova birra e vino a disposizione dei visitatori, i quali depongono l’ammontare in apposita cassetta, non essendovi alcuno destinato a tale controllo.

1893. Gli alpinisti che sostano al Rifugio sono 318. Si decide così di affidarlo ad un gestore e di ampliare la struttura: il bilancio della Sezione Ampezzo dell’Alpenverein andrà in rosso per 600 fiorini! Gli alpinisti però aumentano di anno in anno e la costruzione viene ulteriormente ingrandita. Nel  1911 i visitatori saranno più di 1500!

1912. Un comunicato stampa per la rivista ufficiale dell’Alpenverein fa sapere che esiste un trasporto aereo per “rucksack” e altri bagagli dal Rifugio Cinque Torri alla vetta del Nuvolau. È quindi già attiva una piccola teleferica! Una guida turistica d’Ampezzo di quell’anno riporta il costo del servizio: 60 Heller a zaino (1 Corona = 100 Heller).

La teleferica resta tutt’ora l’unico “veicolo” in grado di raggiungere il Rifugio… salvo neve! Oggi viene utilizzata esclusivamente per rifornire il Rifugio. 

Nel 1992 le vette di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti ospitano il set di Cliffhanger – l’ultima sfida, la leggendaria pellicola di Renny Harlin con il divo Sylvester Stallone. Il 25 maggio un incendio originato da un fulmine distrugge teleferica e generatori del Rifugio Nuvolau. Sarà la squadra Cliffhanger, col suo elicottero rosso fiammante, a trasportare corda, argano e attrezzatura di vario genere in vetta e permettere così di iniziare i lavori di ricostruzione.

Il 23 maggio 1915 il Regno d’Italia pone fine alla Triplice Alleanza e dichiara guerra all’Impero dell’Austria-Ungheria. Il 28 maggio i primi soldati italiani giungono in Ampezzo, terra austriaca, ma le truppe dell’Impero si sono da poco ritirate dal paese e sono arroccate sul Lagazuoi, Sasso di Stria e Son Pouses. Fedele Siorpaes “Salvador”, guardiano del Sachsendankhütte e di altri rifugi della zona, si trova al Rif. Cinque Torri, aguzza la vista e… c’è una pattuglia di militari italiani in cima al Nuvolau! Fedele non fa in tempo a raggiungere la cima che viene arrestato. Verrà rilasciato alcuni giorni dopo, con grande sollievo della popolazione ampezzana.

Il Sachsendankhütte verrà utlizzato come osservatorio dall’artiglieria italiana, motivo per cui sarà preso di mira dal fuoco austriaco e danneggiato gravemente.

I gestori del Rifugio Nuvolau!

Chi, con amore e dedizione, ha gestito il Rifugio nell’arco della sua vita ultracentenaria? Le nostre ricerche hanno individuato 5 gestioni:

1893. L’Alpenverein sez. Ampezzo decide di affidare per la prima volta il Rifugio a un gestore. I visitatori aumentano di anno in anno ed è la decisione giusta da prendere… chi è però il primo “paron”? Non abbiamo trovato il suo nome.

1902. Che sia forse Giuseppe Lacedelli Zecca di Pocòl? Di certo è lui ad avere le chiavi nel 1902, quando viene allargato il piazzale antistante il Rifugio e costruito un muro di circa 1 metro.

1930. Finito l’incubo della Guerra, il Rifugio viene ricostruito e rimesso in funzione. Marcello Siorpaes se ne occuperà fino a dopo il secondo conflitto Mondiale, quando passerà alla conduzione del Rifugio Croda da Lago.

1950. La gestione passa nelle mani di Gilma e Guido de Zanna. Con il vicino Rifugio Cinque Torri i rapporti sono buoni e regna la collaborazione.

1973. Mansueto Siorpaes vince il bando CAI e si aggiudica la gestione del Rifugio. Sale con Joanne Jorowski e ci resta per ben 47 anni, fino al 2020.

2021. Il CAI sez. Cortina d’Ampezzo indice un bando per selezionare il nuovo gestore del Rifugio Nuvolau. Giungono 254 domande, compresa quella della ventisettenne ampezzana Emma Menardi che risulta vincitrice e diventa la prima donna a gestire il Rifugio Nuvolau.